lunedì 30 novembre 2020

Una Fiorentina piccola e fragile

 


Una Fiorentina piccola e fragile quella uscita con il morale a terra e una classifica da zona rossa, in linea col pericolo a cui la Viola si sta avvicinando sempre più.

Una squadra senza mordente, senza cuore. Ieri qualche piccolo passo in avanti rispetto alle ultime prestazioni si è visto, ma alle primissime difficoltà la squadra si è consegnata agli avversari. La reazione per quanto ne dica Prandelli è stata minima. Se Dragowski non avesse parato il rigore, seppur entrambi dubbi, dopo mezz'ora la Viola sarebbe stata sotto di tre gol contro una squadra che mancava del suo leader, ma che ha dimostrato di star bene e giocare a memoria.

In questo momento manca tutto: si salva solo il portiere. La difesa, passata a quattro, è in perenne difficoltà: clamorosamente statica negli angoli e in sofferenza nel gioco in lungo avversario, continue imbucate non lette.

Il centrocampo che doveva essere il fiore all'occhiello è lento, fatica a creare gioco per l'attacco che infatti da oltre un mese non riesce a trovare il gol.

Inesperienza e qualche difficoltà tecnica stanno segnando la stagione degli attaccanti viola, due gol in tre in nove partite è una miseria! Urge cambiare, e serve l'apporto finalmente decisivo di due campioni (o ex?) come Ribery e Callejon.

I giocatori devono tirare fuori l'orgoglio, se è vero che la maggior parte sono nazionali e che il loro monte ingaggi è il settimo della nostra Serie A, trovarsi in questa posizione di classifica è indecoroso! 

 

www.acffiorentina.com

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