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domenica 18 aprile 2021

Il silenzio degli indecenti: ma ora è il momento dell'unità


La sconfitta, la quindicesima di questa stagione, fa scattare l'allarme rosso. La vittoria del Cagliari, anche nelle modalità, fa scendere l'ambiente viola nel terrore.
Ora a sette giornate dalla fine sono 5 i punti di vantaggio sugli isolani: ma è questa viola, disarmante e disarmata, a rendere la classifica ancora più nera.

Anche ieri dopo sessanta minuti buoni, dove la Fiorentina era meritamente in vantaggio, è bastato un gol, dopo un paio di cambi di De Zerbi per il Sassuolo, per fare sciogliere come neve al sole gli undici Viola.
Anche i cambi di Iachini sono apparsi cervellotici, togliere i migliori Castrovilli e Bonaventura per inserire due che hanno dato niente o poco in stagione, il niente Callejon e il poco Eysseric.

Dopo la gara è scattato il silenzio stampa e il ritiro da oggi in vista della sfida di Verona di martedì sera.
Silenzio, come le parole che meritano il futuro dei nostri giocatori.
Ora, nonostante la giusta voglia di inveire contro, è il momento di andare avanti tutti insieme. La Serie A è troppo importante da mantenere.

Chi vorrebbe la Serie B... che non si sa per punire chi, se non se stessi come tifosi, non ama la Viola.
Come non la amano i giocatori: che portano i 5-6 punto necessari e poi addio a tutti.

martedì 15 dicembre 2020

Prandelli: "Serve velocità e determinazione, domani ci sarà una Fiorentina diversa"


Prandelli alla vigilia di Fiorentina-Sassuolo si è presentato online attraverso il canale media della società alla stampa per presentare la gara. Sfida che mette davanti ai viola una formazione, quella da guidata da Zerbi, tecnico seguito anche dai gigliati la scorsa estate, sicuramente in forma e che gode di una buona classifica, che al momento la mette a ridosso della zona Champions.

In questo momento è più forte la rabbia di dimostrare che la Fiorentina non vale questa classifica o la paura?

Al momento la classifica dice questo. I giocatori sono convinti che possiamo uscire da questa situazione se siamo uniti. Abbiamo ricevuto imput sia dalla società che dall'esterno. Mi aspetto una Fiorentina diversa.

La scelta del ritiro: volontà della società o anche tua?

La società l'ha proposta, io e i giocatori abbiamo capito che si doveva fare così per stare più uniti, per cambiare registro.

Quanto è importante l'esperienza di alcuni giocatori? Perché Ribery e Callejon fuori?

Ora abbiamo bisogno di tutti e di tutti in condizione. Ora non vanno in campo i nomi, ma chi sta meglio. Dobbiamo dare una vivacità e fisicità maggiore. Il Sassuolo gioca bene e con concetti precisi e chiari. Dobbiamo tirare fuori tutta l'energia possibile.

Come stanno gli infortunati? Il problema dei calci piazzati?

I giocatori sono tutti recuperati, tranne Duncan. Cambieremo la disposizione sui calci piazzati.

Perchè la squadra non si è sbloccata dopo il gol di Milenkovic? 

Dobbiamo voltare pagina: reazioni, comportamenti diversi. Abbiamo provato ad agire sulle ripartenze ma spesso non riuscivamo a tenere palla.

Sul momento complicato della squadra, si aspettava questa situazione?

Le difficoltà ci sono, inutile negarlo: ma è in questi frangenti che si vedono gli uomini: la disponibilità che mi stanno dando c'è, dobbiamo trovare più convinzione. Dobbiamo essere bravi a calarci in questa nuova realtà. Ci sono state retrocessioni anche con i grandi campioni per cui è bene calarsi in una nuova realtà. Se si va a cercare le colpe, la situazione rischia di sfuggire di mano

Cosa ha chiesto alla squadra?

Voglio una viola ordinata, con linee compatte: se dobbiamo attaccare lo facciamo con rapidità, se dobbiamo difendere lo facciamo tutti.

Come mai il centrocampo è troppo lineare?

Quando la linea mediana non accorcia è perché siamo troppo schiacciati. Nessuno può risolvere sempre da solo le situazioni di campo.

Si aspetta un maggior aiuto dai giocatori più anziani?

I leader ci sono ma ora bisogna che la squadra prenda consapevolezza delle proprie difficoltà, in questi giorni i giocatori si sono esposti e hanno parlato da uomini. Domani, per questo, voglio vedere una squadra con attributi.

 

"Italiano, così non va!": l'opinione di Grassia

Filippo Grassia decano del giornalismo sportivo italiano e curatore della popolare rubrica di Rai Radio 1 “La moviola? Guardiamola alla radi...