giovedì 7 dicembre 2023

"Italiano, così non va!": l'opinione di Grassia

Filippo Grassia decano del giornalismo sportivo italiano e curatore della popolare rubrica di Rai Radio 1 “La moviola? Guardiamola alla radio” è intervenuto ai nostri microfoni per parlare di Fiorentina.

A Grassia che ringraziamo per la disponibilità abbiamo rivolto alcune domande sulle vicende di casa viola, di cui è attento osservatore.

Dove può arrivare questa Fiorentina? La Champions rimane un sogno?

La Fiorentina è una buona squadra, sicuramente ha migliorato l'organico rispetto agli anni precedenti, però nel complesso non credo possa arrivare tra le prime quattro.

Ottenere sul campo la qualificazione all'Europa League sarebbe già un risultato importante, così come continuare il cammino in Conference sarebbe importante, dove a parte qualche squadra, le altre mi sembrano alla portata dei viola.

La Fiorentina ha un problema attaccanti: sono loro il problema o è il modulo di gioco?

Sicuramente un problema, la società negli ultimi anni ha speso cifre importanti per portare a Firenze diversi giocatori senza avere risposte importanti. Sono dell'idea meglio pochi giocatori, ma veramente buoni, che ti possano far fare il salto di qualità.

Per questo credo che Beltran, non solo per l'età è nettamente superiore a Nzola, che mi pare imbolsito rispetto a Spezia. Italiano a questo punto, anche se ha indicato l'angolano, dovrebbe puntare in maniera decisa sull'argentino, dandogli fiducia per diverse gare, otto-dieci partite consecutive, e fino al novantesimo. Un po' come fece Prandelli con Vlahovic.

Una valutazione su Italiano: è pronto per un top club?

Non è pronto: la fase difensiva della Fiorentina è veramente scadente, da quando è arrivato a Firenze la squadra prende sempre gli stessi gol in ripartenza, e anche in Coppa Italia contro il Parma si è visto questo...

La Fiorentina a tratti sembra la peggior squadra mai allenata da Zeman, che era bravissimo ad impostare la squadra in attacco, non altrettanto in difesa.

Poi credo dovrebbe cambiare qualcosa: è inutile puntare su un tridente dove segna solo Nico. Gli consiglierei di cambiare qualcosa: mettere Bonaventura sulla sinistra, come faceva ai tempi dell'Atalanta e Milan e inserire un centrocampista come Barak nel tridente dietro alla punta. Darebbe un maggior peso anche alla squadra.

Sicuramente però bisogna sveltire la manovra: i difensori e gli esterni portano troppo palla togliendo spesso alle giocate in contropiede i crismi della pericolosità e andando incontro a perdite di palloni sanguinosi che provocano le ripartenze avversarie.

Tra gli attaccanti viola mi aspetto di più da Sottil, che deve trovare maggior coraggio: troppo spesso gioca lateralmente o palla indietro senza fare la giocata decisiva. Deve puntare l'uomo, saltarlo e toccare molto meno il pallone. Si riguardi qualche filmato di Beckham che spesso metteva la palla in centro al volo creando difficoltà alle difese avversarie.

Deve imparare a far questo o è meglio cambi aria...

A gennaio dove intervenire sul mercato?

Vorrei dire un centravanti, ma credo si possa fare veramente poco. Di solito si spendono cifre importanti per portare in casa giocatori che altrove non fanno bene, e allora è meglio che restino dove sono...

giovedì 1 luglio 2021

Il giorno degli addii

 


Il giorno dei saluti.

Questo primo luglio 2021 la Fiorentina volta pagina: ieri è arrivata l'ufficialità di Vincenzo Italiano come nuovo allenatore, dopo l'addio di Gattuso ancor prima che tutto cominciasse, oggi sono arrivati i saluti a giocatori che hanno segnato in maniera indelebile l'ultimo decennio viola.

Il primo a salutare è stato Borja Valero, arrivato a Firenze nel 2012 ha giocato sei stagioni in maglia viola, intervallate da un triennio con l'Inter. Il Sindaco che ha illuminato con la sua sapienza tattica e tecnica tante partite gigliate, si ritira a 36 anni. Avrebbe voluto un altro anno in viola, ma così non è stato. ha smesso e continuerà a vivere a Firenze.

Anche Franck Ribery è rimasto deluso: ha perorato in lungo e in largo un altro anno in viola, ma la società lo ha ringraziato e salutato. FR7 è stato uno dei più grandi fuoriclasse passati per Firenze, l'età e il resto della squadra non gli hanno permesso di consegnare notti magiche in ricordo del suo passaggio, ma lo spirito del campione lo ha infuso nel gruppo, facendo crescere anche giovani talenti come Vlahovic e Castrovilli.


Saluta anche Martin Caceres, giramondo del pallone, che a Firenze ha regalato due anni più che sufficienti: tra i tre quello che poteva risultare ancora utile come jolly difensivo.

Il 30 giugno poi si sono chiusi i contratti di tanti altri: da Montella a Iachini, passando anche per Eysseric e Maxi Oliveira.

Non solo sul campo, addii anche dietro le scrivanie: salutano il preparatore dei portieri Rosalen Lopez, il dirigente dell'area tecnica Dainelli e gli allenatori delle giovanili Buso e Donadel.

Sperando non ci sia l'addio più doloroso, quello di Giancarlo Antognoni.

martedì 25 maggio 2021

Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore della Fiorentina

Dopo un tira e molla durato per qualche giorno, oggi c'è stata un'accelerazione improvvisa nella trattativa che vedeva come protagonisti la Fiorentina e Gattuso.

A metà pomeriggio è arrivato il comunicato ufficiale che vedrà Gennaro Gattuso come prossimo mister viola dal 1 luglio.

Per Gattuso un contratto biennale con opzione sul terzo a circa 2,5 milioni annui.

Sicuramente un colpo importante per la Fiorentina, un allenatore voluto direttamente da Commisso che ha visto nel calabrese Gattuso, Campione del Mondo, il profilo giusto per rilanciare la sua Viola.

giovedì 20 maggio 2021

La Viola va a Crotone per finire la stagione | Poi tanti addii

 


Sabato sera Crotone-Fiorentina sarà il finale di questa stagione.

Si chiude quindi in Calabria il terzo campionato in cui la Viola ha dovuto lottare fino alle ultime giornate per garantirsi la salvezza nella massima serie. Da tifosi viola speriamo che ciò non accada più e che si torni a gioire dopo tanti anni bui.

Sarà la serata del saluto a Beppe Iachini, che ha guidato la Fiorentina in quest'ultimo scorcio di stagione, dopo l'esonero inziale, per garantirsi i decisivi punti necessari. Non faremo una statua come ha richiesto Commisso, ma un ringraziamento va dato: non sappiamo cosa è successo con Prandelli, che ha avuto il grandissimo merito di dare fiducia incondizionata a Vlahovic e farlo esplodere, ma qualcosa tra il tecnico di Orzinuovi e la squadra era successo. I viola sembravano veramente in difficoltà, incapaci di reagire.

Sabato sarà la passerella finale per tanti giocatori: alcuni in scadenza come Maxi Olivera, Eysseric, Barreca, Malcuit e Borja Valero non saranno mantenuti in rosa.

Qualche possibilità di rimanere ce l'hanno Franck Ribery e Caceres tra i giocatori in scadenza a giugno, decisione che sarà presa dalla prossima guida tecnica.

Un saluto non sarà dato da Pezzella, il Capitano è squalificato e a Crotone non ci sarà, per lui pare sia arrivato il momento dell'addio. Il Valencia è intenzionato a portarlo in Liga.

Tra i giocatori con più mercato c'è Milenkovic e anche per lui potrebbe essere la serata dei saluti.

domenica 9 maggio 2021

Un bel grazie anche a Beppe


 La Fiorentina batte 2-0 la Lazio e grazie agli altri risultati della giornata, su tutti la sconfitta del Benevento in casa con il Cagliari, mette i ragazzi di Iachini in posizione quasi sicura.

Mercoledì i viola saranno a Cagliari, se vinceranno la salvezza sarà matematica, ma potrebbe arrivare anche in caso di sconfitta nel caso il Benevento non vincesse a Bergamo contro l'Atalanta. I viola ora sono a +7 rispetto ai sanniti. In questa giornata poi ci sono stati i passi falsi di Spezia e Genoa, oltre il pareggio del Torino a Verona, che rimangono tutti dietro ai gigliati.

La Fiorentina si erge quindi a padrona del proprio destino grazie ad un filotto di quattro partite positive: due vittorie con Hellas Verona e Lazio, e due pareggi con Juventus e Bologna. Quattro gare che hanno visto una squadra sicuramente dominata in alcuni tratti dai propri fantasmi difensivi, ma una squadra viva, che ha saputo reagire nel momento in cui la situazione pareva disperata, dopo l'addio di Prandelli.

Dobbiamo dire un bel grazie a Iachini che ha saputo prendere per i capelli una squadra spaurita e spenta e rivitalizzarla. 

Sia chiaro, a noi il gioco dato da Iachini non è mai piaciuto, lo sbaglio è stato confermarlo dopo la salvezza dell'anno scorso, in cui il calendario post covid presentò  alcune gare agevole e finì per "drogare" una classifica decente rispetto a quando il buon Beppe si sedette ad inizio gennaio 2020.

Una salvezza che se arriverà sarà frutto dei 21 gol di Vlahovic, forse l'unica ma grande eredità lasciata da Cesare nella sua seconda esperienza viola, e che presto Commisso sarà chiamato a chiarirci cosa ci riserverà il futuro: una continua mediocrità o una nuova stagione con speranze di grandezza.

venerdì 30 aprile 2021

Iachini: "Non ci interessa quanti punti, dobbiamo farne più possibile". In ritiro un giorno prima

 


Alla vigilia del Derby dell'Appennino contro il Bologna è intervenuto in conferenza stampa Beppe Iachini per presentare la partita.

La Viola ha necessità assoluta di fare punti perché nonostante gli ottimi 4 punti raccolti contro Hellas Verona e Juventus, il terz'ultimo posto dista ora solamente tre turni.

Alla domanda se la quota salvezza si è alzata questa è stata la risposta del tecnico gigliato: "Sotto questo aspetto non voglio a far calcoli: guai a pensare agli altri, bisogna andare in campo e fare il massimo in ogni partita. Serviranno partite giuste sotto tutti gli aspetti, i dettagli adesso fanno la differenza. Non ci interessa fare tot punti, ma dobbiamo farne il più possibile. Da quando sono arrivato sto battendo su questo aspetto, dobbiamo andare sul campo e portare via il massimo. Mi ha fatto piacere che a inizio settimana i ragazzi mi abbiano chiesto di andare in ritiro un giorno prima. Il Bologna è ben allenato, è organizzato: Mihajlovic ha fatto un grande lavoro".

Contro il Bologna nel gennaio 2020 ci fu l'esordio di Iachini sulla panchina viola, le differenze? "Rispetto a un anno fa, da quando son tornato c'era la pressione che ho trovato quando sono arrivato nel 2020: adesso ci stiamo scrollando di dosso queste paure e ci stiamo lavorando sopra"

Se sta vivendo l'avventura più difficile di allenatore?"Già l'anno scorso quando sono arrivato sapevo che non c'era una situazione facile. Ho vissuto la stessa cosa quando son tornato, con un calendario difficile da affrontare e una situazione psicologica nello spogliatoio non facile. C'è pathos e passione per quello che è stato il mio passato qua. Adesso però dobbiamo restare concentrati, certe stagioni son particolari ma le situazioni negative vanno ribaltate con il cuore e la testa. Sul campo vanno portati questi valori". 

Per quel che riguarda la sfida di domenica, le squadre arrivano così:

Mihajlovic dovrà fare i conti con le tante assenze: agli infortunati Nico Domínguez, Medel, Dijks e Santander e con Tomiyasu e Sansone in forte dubbio, si è aggiunta la squalifica, a seguito dell’espulsione a Bergamo, di Schouten. In mediana sarà Poli ad affiancare Svanberg. In difesa Danilo e Soumaoro formeranno la coppia centrale, mentre De Silvestri e Mbaye agiranno da terzini. Skov Olsen è favorito su Orsolini a completare la linea di trequartisiti con Soriano e Barrow dietro Palacio.


Per Iachini ci sono due assenze tra le riserve, Kokorin e Borja Valero, giocatori che per vari motivi non sono mai entrati nel giro dei tirolari. In difesa davanti a Dragowski agiranno Milenkovic, Pezzella e Caceres, favorito su Martinez Quarta. Sulla corsia destra del 3-5-2 dovrebbe esserci Venuti, su quella opposta ballottaggio Biraghi-Igor. In mediana accanto all’ex Pulgar e Amrabat, dovrebbe esserci Bonaventura favorito su Castrovilli. In avanti Vlahovic-Ribery.

Probabili formazioni

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Mbaye; Poli, Svanberg; Skov Olsen, Soriano, Barrow; Palacio. Allenatore, Mihajlovic.

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic Pezzella, Caceres; Venuti, Amrabat, Pulgar, Bonaventura, Biraghi; Ribery, Vlahovic. Allenatore, Iachini.

 

domenica 18 aprile 2021

Il silenzio degli indecenti: ma ora è il momento dell'unità


La sconfitta, la quindicesima di questa stagione, fa scattare l'allarme rosso. La vittoria del Cagliari, anche nelle modalità, fa scendere l'ambiente viola nel terrore.
Ora a sette giornate dalla fine sono 5 i punti di vantaggio sugli isolani: ma è questa viola, disarmante e disarmata, a rendere la classifica ancora più nera.

Anche ieri dopo sessanta minuti buoni, dove la Fiorentina era meritamente in vantaggio, è bastato un gol, dopo un paio di cambi di De Zerbi per il Sassuolo, per fare sciogliere come neve al sole gli undici Viola.
Anche i cambi di Iachini sono apparsi cervellotici, togliere i migliori Castrovilli e Bonaventura per inserire due che hanno dato niente o poco in stagione, il niente Callejon e il poco Eysseric.

Dopo la gara è scattato il silenzio stampa e il ritiro da oggi in vista della sfida di Verona di martedì sera.
Silenzio, come le parole che meritano il futuro dei nostri giocatori.
Ora, nonostante la giusta voglia di inveire contro, è il momento di andare avanti tutti insieme. La Serie A è troppo importante da mantenere.

Chi vorrebbe la Serie B... che non si sa per punire chi, se non se stessi come tifosi, non ama la Viola.
Come non la amano i giocatori: che portano i 5-6 punto necessari e poi addio a tutti.

"Italiano, così non va!": l'opinione di Grassia

Filippo Grassia decano del giornalismo sportivo italiano e curatore della popolare rubrica di Rai Radio 1 “La moviola? Guardiamola alla radi...