Cesare Prandelli si è presentato in sala stampa per presentare la delicata sfida di domani sera contro il Genoa. Entrambe le formazioni si trovano in fondo alla classifica e servono tre punti determinanti per dare la svolta ad una stagione che si preannuncia già difficile ma che potrebbe rivelarsi già a dicembre particolarmente drammatica. Ancora una volta il mister ha provato a toccare i tasti della personalità dei propri giocatori, anche in maniera dura: se c'è qualcuno che non vuole stare alla Fiorentina, se ne vada. Queste le sue parole: "Quando ho incontrato la squadra il primo giorno ho detto a tutti che voglio avere a che fare con uomini prima che con calciatori: chi pensa a se stesso, non può far parte della squadra ma non posso entrare nella testa dei calciatori. Io però non trattengo nessuno, anche se ho avuto la percezione che la squadra mi segua".
Sullo stesso Cutrone, su cui ieri il procuratore ha fatto sapere non penderà più il numero di presenze per farne scattare il riscatto obbligatorio, motivo per cui se Prandelli vorrà utilizzarlo sarà "libero" di farlo, queste le parole del mister gigliato: "E’ un giocatore della Fiorentina, durante gli allenamenti è sempre generoso e in questo momento ho scelto una punta diversa dalle sue caratteristiche. Se un giocatore è motivato deve trovare il momento giusto per entrare a partita in corso, pensare al gruppo e non solo a sé stesso. Non ho mai messo da parte nessuno, se un giocatore non vuole rimanere qua è libero di andare. Nessuno per adesso ha chiesto di andare via, qua c’è una società seria che vuole programmare e chi non si sente dentro il progetto è libero di andarsene".
Prandelli è tornato a chiedere che siano i giocatori di maggiore esperienza a prendere per mano la squadra e ha chiesto e sostegno alla società e al presidente Commisso: "La società non ha colpe se ci troviamo in questa situazione: la critica era tutta positiva su questa squadra in estate, tutto era pianificato nel modo giusto. Forse invece c'è stata troppa aspettativa e chi doveva fare il salto di qualità non lo ha fatto. Dobbiamo far sì che la critica positiva torni. Rocco è una persona che va tenuta stretta perché è arrivato qua dall'America e ha investito. Teniamocelo stretto: la mia paura è che si stanchi. Ha già messo in piedi il centro sportivo, sta lavorando per lo stadio nuovo. Siamo impazziti, vogliamo farlo andare via? Se la critica ci dev'essere, va fatta a me e alla squadra, non al club. Non voglio usare buonismo, mi assumo le mie responsabilità".
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